Libri in Circolo
Piccolo festival di giganti, mostri e bestie
9-11 giugno, Circolo Cittadino
Francavilla Fontana

Dal 9 all’11 giugno torna a Francavilla Fontana Libri in Circolo, piccolo festival letterario che si tiene nello storico Circolo Cittadino di via Roma. Quest’anno la rassegna, a cura della Libreria Francavillese, vede anche la collaborazione di Petrolio.

Libri in Circolo è un momento di incontro tra autori e lettori, una conversazione aperta sul libro e sui mondi che schiude: una scusa per stare insieme e per parlare anche d’altro. Ogni giorno un libro diverso come ospite e attorno ad esso dialoghi, cibo, laboratori, mercatini, passeggiate, fotografia e musica.

I tre libri ospiti del festival – i giganti, i mostri e le bestie – saranno “La morte dei giganti: il batterio Xylella e la morte degli ulivi millenari” (Meltemi) di Stefano Martella, “Il paesaggio è un mostro: città selvatiche e nature ibride” (Deriveapprodi) di Annalisa Metta e “In principio era la bestia” (Feltrinelli) di Omar Di Monopoli. Le tre opere apriranno a discussioni su temi che toccano da vicino la nostra città e la nostra regione: con i loro autori parleremo, in continuità con le ultime iniziative di Petrolio, di selvatichezza e mostruosità, di storia e sviluppo del territorio, di natura e paesaggio (urbano ed extraurbano). Insieme ai libri, una serie di iniziative e di momenti conviviali possibili grazie al supporto di San Marzano Wines, Le Radici e Le Ali, L’Onda Fertile e Studio Sospeso, che curerà un allestimento su misura per il Circolo Cittadino.

Si parte venerdì 9 giugno alle 18 con l’inaugurazione della mostra “Parallel Eyes” di Alessia Rollo, un lavoro di ricerca visiva e antropologica sulla cultura meridionale. A seguire “Alberi di Carta”, laboratorio da 6 a 10 anni ispirato a Bruno Munari, a cura dell’associazione Le Radici e Le Ali. Alle 19 si entra nel vivo con la presentazione del libro ospite di questa prima giornata, “La morte dei giganti” di Stefano Martella, sull’impatto della Xylella nel Salento. A seguire “La reinvenzione della campagna”, tavola rotonda cui parteciperà lo stesso autore insieme a Gianfranco Ciola (agronomo, ex direttore del Parco naturale regionale dune costiere), Angelo Giordano (Fondazione Dieta Mediterranea), Tommaso Galiotta (San Marzano Wines), Francesca Radin e Mattia Pantaleoni (L’Onda Fertile), moderati da Gabriele Fanelli (fotografo, Petrolio).

Sabato 10 giugno il libro ospite è “Il paesaggio è un mostro” (Deriveapprodi) di Annalisa Metta, professoressa associata di Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre. Con lei e con Guglielmo Cozzolino, docente del liceo classico Lilla di Francavilla Fontana, si partirà alle 17.30 da porta Cappuccini per “Una passeggiata con Petrolio: il quartiere Peschiera”. Una camminata di conversazione con cui si indagherà il paesaggio urbano di periferia e la sua evoluzione sul labile confine con la campagna. Alle 19:30, di nuovo al Circolo Cittadino, spazio alla presentazione del libro “Il paesaggio è un mostro” con Annalisa Metta e Marco Montanaro (autore, Petrolio).

Si chiude domenica 11 giugno con il libro ospite “In principio era la bestia” di Omar Di Monopoli (Feltrinelli), a metà tra romanzo storico e giallo fantastico ambientato nella terra di Taranto nel 1799. Di Monopoli sarà in dialogo alle 19.30 con il docente e autore Davide Gatto, ma già a partire dalle 17 il Circolo Cittadino ospiterà il mercato dei piccoli produttori locali a cura de L’Onda Fertile, mentre alle 18.30 è prevista la proiezione della prima puntata della serie “Contrada Senzanome” a cura di Petrolio. Dopo la presentazione del libro, alle 20.30, arriva la musica con un piccolo concerto acustico di Scanfrawer, giovane cantautrice francavillese.

Per tutti i giorni del festival, a partire dalle 18.30 il Circolo Cittadino ospiterà una piccola area mercato con Libreria Francavillese, Petrolio, Upuglia e MAD, e dalle 19.30 l’area food con i cocktail de “Il giardino sotto il naso”, i vini di San Marzano Wines e i piatti a cura di Angelo “Raccontacibi” Epifani. La mostra “Parallel Eyes” sarà visitabile ogni giorno dalle 17.30 alle 21.

Chiude il programma la sezione “Allora è vero”: in una sala dedicata del Circolo Cittadino verrà proiettata in rotazione continua una selezione dei video con cui Petrolio Magazine ha raccontato il territorio negli ultimi cinque anni.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero. Per prenotarsi al laboratorio “Alberi di carta” (massimo 25 partecipanti) è sufficiente compilare questo google form.
Per prenotarsi alla “Passeggiata con Petrolio”, invece, si può contattare il numero +39 320 803 8588 (Whatsapp, massimo 20 persone).

Il programma in sintesi

Venerdì 9 giugno
ore 18: inaugurazione “Parallel Eyes”, mostra fotografica di Alessia Rollo
ore 18: Alberi di Carta, laboratorio 6-10 anni a cura de Le Radici e le Ali
ore 19: presentazione “La morte dei giganti” con l’autore Stefano Martella e Gabriele Fanelli (fotografo, Petrolio)
ore 19.30: “La reinvenzione della campagna”, tavola rotonda con Stefano Martella, Gianfranco Ciola (agronomo, ex direttore del Parco naturale regionale dune costiere), Angelo Giordano (Fondazione Dieta Mediterranea), Tommaso Galiotta (San Marzano Wines), Francesca Radin e Mattia Pantaleoni (Onda Fertile), moderati da Gabriele Fanelli

Sabato 10 giugno
ore 17.30: “Una passeggiata con Petrolio: il quartiere Peschiera” con Guglielmo Cozzolino (docente) e Annalisa Metta (autrice), con partenza da porta Cappuccini e arrivo al Circolo Cittadino
ore 19.30: presentazione “Il paesaggio è un mostro” con l’autrice e docente Annalisa Metta e Marco Montanaro (autore, Petrolio)

Domenica 11 giugno
dalle 17: il mercato dei piccoli produttori locali a cura de L’Onda Fertile
ore 18.30: presentazione di “Contrada Senzanome” a cura di Petrolio
ore 19.30: presentazione “In principio era la bestia” con l’autore Omar Di Monopoli e Davide Gatto (docente e scrittore)
ore 20.30: Scanfrawer in concerto
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Identità visiva e progetto grafico a cura di Antonio di Summa/Libreria Francavillese.

I libri e gli ospiti

Stefano Martella, “La morte dei giganti: il batterio Xylella e la strage degli ulivi millenari” (Meltemi, premio Nabokov 2022, editing di Margherita Macrì)

Può la morte di un albero generare una psicosi e un dramma collettivo? È quanto sta accadendo in Salento, nel Sud della Puglia, in seguito all’epidemia del batterio Xylella fastidiosa, che sta distruggendo milioni di piante. Il rapporto tra l’ulivo e la popolazione pugliese si addentra nelle profondità culturali e antropologiche, tanto che la moria degli alberi ha aperto un solco nella popolazione, rivelando isterie collettive e conflitti e creando un mosaico umano in cui si muovono personaggi che incarnano psicosi, rassegnazione, strenui tentativi di salvare le piante e voglia di ricostruzione.

Stefano Martella è un giornalista e coautore del documentario “Vento di soave” e autore de “I segreti della Lupa” (2017). Da “La morte dei giganti” è tratto il documentario “Il tempo dei giganti” di Davide Barletti e Lorenzo Conte, prodotto da Dinamo Film e Fluid Produzioni.

Annalisa Metta, “Il paesaggio è un mostro: città selvatiche e nature ibride” (deriveapprodi)

In tutti gli immaginari mitologici, fiabeschi o fantascientifici, i mostri sono l’incontro “sovrannaturale” o “contronatura” tra l’umano e il selvatico e sono perciò controversi, paradossali, irriducibili all’unità, alla coerenza, alla semplificazione. Creature divinatorie, i mostri sono fatti di futuro, sono avvertimenti. Anomalie non prevedibili né uniformabili, appaiono perciò disfunzionali. Eppure sono potentissimi, capaci di scardinare l’assuefazione analgesica alla nostalgia e l’ossessione prestazionale per l’efficienza.
Il paesaggio è un mostro quando sa infrangere le partizioni e le tassonomie del controllo, superare l’alterità tra urbano e naturale, sovvertire l’isomorfismo dell’habitat umano, sospenderne le sedazioni etiche ed estetiche e turbare con visioni laicamente prodigiose, oltre le religioni dell’ecologia, del “verde” e della naturazione consensuale.
Annalisa Metta è architetta del paesaggio e professoressa associata all’Università Roma Tre. La sua ricerca si rivolge ad approfondimenti teorico-critici ed esperienze applicate sul progetto degli spazi aperti. Nel 2016-2017 è stata l’Italian Fellow in Landscape Architecture presso l’American Academy di Roma e oggi ne è advisor. Ha pubblicato diversi libri ed è tra i fondatori di Osa architettura e paesaggio.

Omar Di Monopoli, “In principio era la bestia” (Feltrinelli)

Gennaio 1799, dintorni di Taranto. Mentre ribollono i moti giacobini, viene ritrovato il corpo senza testa della vecchia Narda Stumicusa, mammana e fattucchiera. Al delitto fanno seguito misteriosi avvistamenti di una creatura demoniaca – ululati raggelanti nel cuore della notte, feroci aggressioni ad animali – e, un anno più tardi, un’altra morte violenta: la carcassa mutilata di un viandante viene scoperta nel fitto della vegetazione. Con il secondo omicidio nella comunità corrono le voci sull’esistenza di una pericolosa fiera e gli abitanti iniziano a barricarsi in casa, finché da Napoli una pattuglia di dragoni del re – accompagnati dal naturalista James Fenimonte – viene inviata in Terra d’Otranto per indagare. Nel popolo c’è chi afferma di aver veduto la Bestia, una sorta di grosso lupo, qualcun altro invece dice che i fatti di sangue sono da ascrivere al brigante Malesano. In una Puglia ancora stordita dai fumi della Repubblica Napoletana, divisa fra sostenitori giacobini e conservatori realisti, il gruppo inizia le ricerche e nei sotterranei della chiesa rintraccia ed esamina il corpo di Narda, semimummificato sotto uno strato di calce. Quindi, conversa con i due fratelli che hanno scoperto il secondo cadavere, le cui spoglie sono state immediatamente bruciate sul posto. L’indagine si rivela molto presto la scoperta di un mondo di profonde diseguaglianze in cui violenza, superstizione, sentimento del sacro ed esoterismo convivono con razionalità e rigore. Attraverso gli occhi dei soldati forestieri giunti dalla capitale, Omar Di Monopoli disvela la straordinarietà di un territorio irrisolto: un viaggio affascinante e oscuro al termine dell’Illuminismo, in un Sud indomito e mannaro. Avvistamenti della creatura colorarono i racconti d’ogni bettola e misteriosi attacchi a greggi e stabbi e pollai furono per mesi all’ordine del giorno. L’estate successiva, stroncata nel sangue la ribellione dei repubblichini e restaurato il potere retrivo col ritorno sul trono del monarca borbonico, la Bestia tornò a colpire.

Omar Di Monopoli ha esordito nel 2007 con il romanzo “Uomini e cani” (premio Kihlgren 2008, recentemente rieditato per i tipi di Adelphi), cui ha fatto seguito “Ferro e fuoco” (2008), “La legge di Fonzi” (2010) e la raccolta di racconti “Aspettati l’inferno” (2014) – tutti pubblicati da Isbn edizioni. Nel 2017 ha pubblicato per Adelphi il noir “Nella perfida terra di Dio”, tradotto all’estero, trasposto in fumetto per Sergio Bonelli editore. Insegna scrittura creativa per la Scuola Holden. Scrive per la radio e per il cinema, e collabora con La Stampa, Il Fatto Quotidiano e Rolling Stone Italia.

La mostra “Parallel Eyes” di Alessia Rollo

“Parallel Eyes” è un progetto multimediale che mira a riconsiderare in termini visivi e sociologici la costruzione dell’identità culturale dell’Italia Meridionale.
Durante la spinta del neo-realismo, il Sud Italia è stato visivamente studiato da antropologi, cineasti e fotografi che con le loro ricerche hanno generato la convinzione di una società arcaico-primitiva e la conseguente nascita di stereotipi culturali.
In questo progetto, che include materiali storici d’archivio e fotografie prodotte dall’artista, lo spettatore si confronta con immagini che rappresentano parte di un vasto patrimonio rituale tuttora vivente. L’immaginario che si crea è volutamente evocativo e non descrittivo.
Per questo motivo le foto vengono modificate con tecniche di manipolazione analogiche e digitali ci introducono in un universo re-incantato, sensoriale e spirituale.
“Parallel Eyes” mette in scena la complessità di una cultura che ha utilizzando consapevolmente il ruolo unificatorio di eventi rituali che ancora oggi, in una contemporaneità sempre più collegata ma meno comunitaria, rendono il mondo magico e festoso e rappresentano amuleti necessari per abitare la propria esistenza.

Alessia Rollo è fotografa e artista visiva. Da diversi anni si misura con progetti dedicati all’area mediterranea, ai suoi miti e alle sue comunità, ospitati in diverse esibizioni nazionali e internazionali.

Scanfrawer in concerto acustico

Francesca Ribezzo, anche nota come Scanfrawer, è una cantante e cantautrice che ha avuto il suo esordio nel 2020 con il feat nel brano “A Braccia Aperte (feat. Scanfrawer)” di Monk. È cresciuta cantando i Guns’n’Roses nella cameretta assieme al fratello maggiore, chitarrista autodidatta, dal quale ha ereditato la passione per la musica, imparando successivamente, anche lei autonomamente, a suonare il piano e il basso e ancora oggi si diletta a registrare cover dei suoi artisti preferiti. Le sue prime esibizioni sono sul piccolo palco del liceo che frequenta ed è lì che ha iniziato ad esplorare stili e sonorità diversi indentificandosi con un genere soft pop che punta al bedroom pop. La scrittura diviene un mezzo di evasione da una quotidianità grigia e monotona, attraverso la quale ci si possa ricolmare di entusiasmo e speranza. Il girasole ne è il simbolo e ispirazione per il nome d’arte, frutto di un gioco di assonanze tra le parole sunflower e Francesca.

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