“Ciao, posso fare qualche foto per Petrolio?”, chiedo prima di iniziare a scattare. “Sì, certo!”, mi rispondono, oppure “un attimo, chiedo al candidato”. Sono tutti molto gentili i frequentatori dei comitati elettorali francavillesi, sembrano tutti disponibili all’incontro, a mostrarsi agli altri. Sembrano quasi ascoltare il monito del poeta Majakovskij, quando diceva: “Non rinchiuderti, Partito, nelle tue stanze, resta amico dei ragazzi di strada”. La politica cittadina non abbandona le tastiere e i social network, ma non ha ancora rinunciato a una visibilità reale, tangibile: tanta gente si incontra nei comitati, tanta gente passa, guarda e se ne va, in tantissimi partecipano ai comizi: un fiume di applausi entusiasti, qualche “Bravooo!”, molti i curiosi indecisi. I comitati sono tutti in centro: Pietro Iurlaro sceglie via Regina Elena e Via Immacolata, Giuseppe Ricchiuti resta in casa, presso la sezione del M5S, nei pressi della basilica minore del S. Rosario (chiesa madre), Giovanni Taurisano presidia un grande locale su via Roma. I rispettivi comitati di Antonello Denuzzo e Maurizio Bruno sono sempre su via Roma, uno di fronte all’altro. I sostenitori di Bruno e Denuzzo si affacciano e si guardano, come i Baxter e i Rojo in Per un pugno di dollari. E ora la sfida del ballottaggio sarà proprio fra loro. A dividerli saranno un pugno o una quatara di voti? Il vecchio palchetto in Piazza Dante li attende, è sempre pronto per i nuovi comizi.
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